Un ansiolitico spesso non basta a togliere l’ansia, può eliminare lo stato di agitazione per sostituirlo con un altro stato che a volte è poco reattivo, poco creativo e reattivo.
L’ansia è un output, un segnale che dovremmo ringraziare, che sta dicendo: aggiusta il tiro, stai andando controcorrente, altolà! Quando l’ansia intacca il corpo attraverso reazioni psicosomatiche, il sonno, la libido, la reattività sessuale, l’umore, il coraggio, è necessario darle retta!
L’ansia è generata da una paura da affrontare, paura che si sovrastima o si rimuove del tutto.
Per affrontarla si può agire a diversi livelli.
- un cambiamento radicale della delle proprie abitudini (‘effetto viaggio), ma l’ansia spesso blocca il cambiamento, persino la decisione di prenotare un volo, chiedere la ferie. Davanti l’ansia ci sono tanti piccoli ostacoli che potremmo riassumere in un secondo termine oltre la paura: l’incertezza di quello che può accadere se si agisce un cambiamento.
- Liberare la mente e scaricare le tensioni attraverso esercizi aerobici, fisici, in generale esercizi di scarica energetica. Importante la respirazione, che non comprima lo stato fisico generato dallo stato ansioso ma uscire, scaricando la tensione e liberando le endorfine.
- La meditazione, chi sa meditare sa affrontare l’ansia a un livello sottile. Le tecniche meditative agiscono a livelli diversi ma spesso sono i medesimi con nomi diversi a seconda della scuola di pensiero. Anche alcuni tipi di arti marziali sono un toccasana per l’ansia, preferibilmente non nella fase cruciale ma per il mantenimento psicofisico e di una buona centratura di se stessi.
- Comprendere la causa che genera ansia per eliminare l’effetto . Uno stato ansioso spesso è collegato con il passato, con un modo di essere appreso malgrado o involontariamente. Comprendere la causa significa liberarsi di un comportamento, convinzione, situazione che condiziona le scelte e il benessere della propria vita. Attraverso l’ansia si può crescere e cambiare in meglio, respirare aria nuova, relazionale, sentimentale, professionale. Un nuovo capitolo della propria biografia.
Cosa fare?
Scegliere il modo giusto per fare andare via l’ansia è già una scelta ansiogena,”e se sbaglio, sarà giusto”? L’ansia è l’anticamera dell’incertezza, occorre quindi per quanto è possibile dare uno start e iniziare!
Un modo completo per affrontare l’ansia dovrebbe contemplare almeno due dei quattro livelli sopra citati. Ognuno dei livelli agisce infatti in modo diverso e sono complementari.
Nella personale esperienza, la “cura” antiansia contempla una “prescrizione” in cui si agisce a più livelli. Il corpo è collegato alla mente e viceversa, affrontare la propria ansia è prendersi cura di ambedue, senza delegare a un rimedio esterno. Chi vive uno stato d’ansia spesso non è compreso, è percepito come esagerazione, vengono dati consigli difficili da mettere in pratica perché l’ansia in se blocca. Insieme alla “prescrizione” di cui sopra, la terapia si basa su un ascolto preciso, attento, intimo, non giudicante, accompagnamento e guida verso la risoluzione del problema.
L’obiettivo a breve termine è far sparire lo stato ansiogeno, quello più profondo e a lunga durata è sapere gestire meglio una parte di sé, avere il coraggio di modificare una parte delle proprie abitudini, sottrarre o aggiungere, in due sole parole: vivere meglio!
Antonella Galletta