Rimettersi in gioco o iniziare a “giocare” Esistono momenti in cui si ha voglia di prendersi cura di sé per vivere meglio, e se possibile dar voce ai propri sogni e trasformarli in progetti siano essi personali, professionali, creativi. Tutto questo è un viaggio che non conosce età. Il coraggio di cambiare è tema comune a molte persone, necessità per…
Rimettersi in gioco di Antonella GALLETTA De Vecchi Edizioni Come essere padroni del proprio cambiamento interiore, sociale e professionale. Il libro guida alla scoperta di un nuovo approccio per affrontare con serenità, ottimismo e concretezza cambiamenti imposti o cercati per insoddisfazione. Un testo ricco di preziosi consigli che accompagna passo passo in questo percorso alla ricerca di nuovi stimoli…
“Ricomincio da me”
di Walter PASSERINI
e Antonella GALLETTA
Edizioni ETAS
Dal lavoro dipendente al lavoro intraprendente.
È questo il cambiamento necessario per affrontare le sfide dei prossimi anni. Solo che le persone, da sole, non sempre ce la fanno.
di Antonella Galletta Psicologa Milano / Ciclo di conferenze Psicoterapia e dintorni. Iniziamo da una storia, una storia di trent’anni fa. Lei aveva deciso di laurearsi a 21 anni, e nella sua progettualità ritenuta un po’ folle, decise di imparare dal mondo prima di decidere veramente cosa fare da grande, esperienze on the road per cinque anni. L’arte di arrangiarsi per…
Ciclo conferenze Psicoterapia e dintorni- Milano. Quando si è sottoposti alla frequentissima domanda: “cosa fai?”, che detta elegantemente è, di cosa ti occupi? La risposta che dovrebbe dare chi si rimette in gioco è: mi occupo di me stesso. Almeno una volta nella vita è doveroso occuparsi di se stessi e non solo giocando a tennis o acquistando la macchina…
La nostra vita alla stregua di un opera d’arte, per esempio un quadro, merita la ricerca del tocco giusto, della pennellata adatta, della cura del particolare, insomma di uno sforzo per evitare la banalità, l’ovvietà dei nostri comportamenti.
Costa fatica, dubbi, e anche qualche rischio, ma si guadagna l’autenticità, la coscienza di essere in prima persona ad agire, e non una supposta forza esterna, sia essa la famiglia, la società, la cultura, l’inconscio o qualcos’altro. L’artista non impreca contro gli utensili del suo lavoro, semmai cerca una soluzione per utilizzarli al meglio: quelli si trova in mano, quelli cerca di usare. Il resto sono inutili perdite di tempo. Dal caffè che prepariamo la mattina al raggiungimento di un obiettivo aziendale, ogni occasione è buona per vivere la vita con questo atteggiamento.